“Un libro al mese” – agosto 2016: “L’uomo che fissa le capre” di Jon Ronson

Jon RonsonL’uomo che fissa le capre di Jon Ronson

È una storia vera, anzi è un reportage dettagliato e documentato, ma talmente folle da risultare fino alla fine incredibile.

Dopo la cocente sconfitta del Vietnam, gli USA scelgono stili di combattimento alternativi. Il generale di divisione Albert Stubblebine III, impiegato nell’intelligence, ritiene che l’unica via per la vittoria siano i poteri mentalici. Ormai ha deciso: andrà nell’ufficio accanto passando attraverso le pareti. Una bella rincorsa e… hop. Naturalmente finirà col fracassarsi il naso!

Ma questa conclusione, per quanto agli occhi dei più possa considerarsi scontata, non scoraggia le Forze Speciali. Ingaggiano, infatti, il tenente colonnello Jim Channon, una specie di guru new age, per addestrare il monaco guerriero. Allo scopo scrive per l’appunto il suo Manuale del Primo Battaglione Terra. I suoi allievi avrebbero imparato a:

innamorarsi di tutti, percepire l’aura delle piante […], camminare sul fuoco […], avere esperienze extracorporee […], massaggiare e purificare il colon […], star fuori la notte da soli, sentire e vedere i pensieri degli altri.

 

 

 

 

 

Il che sarebbe già da solo abbastanza assurdo e risibile, se non creassero anche il Goat Lab, un laboratorio per il controllo estremo della mente. Assoldano, perciò, Guy Savelli che si occupa da civile di corsi di danza, tip-tap, jazz, hip hop, ballo acrobatico, kickboxing e autodifesa. E gli dicono prima di assopire una capra, poi di ammazzarla con la sola forza del pensiero. Guy ha un po’ di remore in merito. Comunque, è il suo Paese a chiederglielo. Così si concentra, designa la numero sedici detenuta nella stanza attigua, lo distraggono sul più bello e a cadere stecchita sarà la povera numero diciassette. Gli effetti collaterali!

Da questa manica di matti vengono fuori delle “armi non letali“:

l’Infrasuono a bassa frequenza, che secondo il documento, “penetra facilmente nella maggior parte degli edifici e dei veicoli” provocando “nausea, perdite intestinali, disorientamento, vomito, potenziali danni agli organi interni, e in alcuni casi la morte”. (Bisogna prendere atto che, rispetto a Jim Channon, i suoi successori sembrano intendere la clusola “non letale” in maniera decisamente più elastica).

E questi sono i guardiani della democrazia a cui affidiamo i nostri destini in moltissimi teatri di guerre e ostilità mondiali?

 

Buona lettura e buone riflessioni 🙂

Pubblicato su Newsicilia.itl'uomo che fissa le capre

 

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